Tutti i grandi vini cominciano a essere tali dalla terra, dalla vigna, dalla cura con le quali la vite è allevata. Forti di questa convinzione, le Cantine Ferrari dedicano da anni grande attenzione alla formazione, sia teorica sia pratica, dei viticoltori che conferiscono loro le uve. Il Ferrari nasce infatti in parte da vigneti di proprietà della famiglia Lunelli, ed in parte da vigneti di viticoltori, oltre 600 fra conferenti diretti e soci delle cantine sociali, che lavorano sotto la supervisione dello staff tecnico Ferrari, condividendone la tensione alla qualità e la sensibilità alle tematiche ambientali.
Sette gli appuntamenti del corso di aggiornamento proposto quest’anno dall’azienda all’auditorium del centro congressi Interbrennero, e molti i temi trattati: la strategia di difesa del vigneto, la gestione del terreno e la concimazione organica, la certificazione delle attrezzature agricole, la tossicità delle molecole utilizzate nella difesa del vigneto, gli adempimenti amministrativi chiesti dal nuovo schedario viticolo. Fil rouge del corso: il grande tema della viticoltura salubre e sostenibile di montagna, da diversi anni al centro dell’attività viticola di casa Ferrari.
“E’ stato un corso”, commenta Marcello Lunelli vicepresidente Ferrari, “che non si è esaurito nella teoria: c’è stata anche molta pratica, con il racconto di esperienze fatte sul campo in varie parti d’Italia. E’ stata una grande soddisfazione constatare come la maggiore attenzione alla sostenibilità da noi proposta, pur richiedendo l’introduzione di pratiche che comportano sforzi aggiuntivi, sia stata fatta propria, con ottimi risultati, dai viticoltori che collaborano con noi all’insegna della qualità del Trentodoc e della salvaguardia del nostro territorio.”