Dalle interviste di Aspettando Vinitaly, disponibili sul sito http://aspettando.vinitaly.com – dove è anche possibile partecipare al dibattito – emerge questa settimana uno spaccato sulla presenza dei vini esteri nelle carte dei vini dei ristoranti italiani. Dall’indagine è emerso, in particolare, che il 99% dei ristoranti italiani con carte dei vini con oltre 100 etichette aveva bollicine francesi, mentre solo il 9% offriva etichette spagnole. Più varietà per i vini rossi, con il 94% di ristoranti con vini francesi, il 49% con bottiglie spagnole, il 42% cilene, il 39% dagli Usa, il 35% da Australia, il 32% da Argentina e il 29% dal Sud Africa. Per trovare una buona rappresentanza di vini europei bisogna guardare tra i bianchi, che provengono per 96 ristoranti su 100 dalla Francia, per il 49% dalla Germania, per il 36% dall’Austria, per il 24 e 22% rispettivamente da Nuova Zelanda e Australia, mentre vini bianchi spagnoli vengono offerti solo nel 18% dei ristoranti, al pari di Sud Africa e Stati Uniti (18 e 17% rispettivamente).
Insomma, è la Francia – e non è una novità – a fare la parte del leone,in termini numerici. Scendendo però più nel dettaglio dell’analisi da un punto di vista qualitativo, atrraverso le opinioni raccolte dal sondaggio, si evidenzia come la Spagna sembri avere un prestigio tale da potersi permettere comunque di piazzare etichette anche molto costose. Di fronte a tanta offerta, però, secondo Planeta “la migliore carta dei vini è quella che riesce ad accontentare la ricerca di nomi conosciuti dal cliente e quella che soddisfa le sue curiosità di novità”.