Il Comité Champagne ha diffuso la scorsa settimana i dati sul mercato 2016. Questi sono stati diffusi in anteprima da The Drinks Business.
Le spedizioni totali verso tutto il mondo, comprese dunque anche quelle dirette a canali di vendita francesi, hanno accumulato lo scorso anno un volume pari a 306,6 milioni di bottiglie. Si tratta di una diminuzione sull’anno precedente pari a circa 6miloni di bottiglie, ovvero l’1,9% in meno, visto che nel 2015 si erano contate spedizioni per 312,5 milioni di bottiglie.
Nel 2016 si è quindi tornati a volumi paragonabili a quelli del 2014, quando dalle cantine della Champange erano stati spediti verso tutto il mondo circa 307,1 milioni di bottiglie.
Il valore delle vendite totali 2016 è invece stato di circa 4,640 miliardi di euro, -2% sul 2015, che con vendite in valore per 4,75 miliardi di euro era stato un anno record (il precedente primato era stato toccato nel 2007, prima della crisi, con 4,558 miliardi di euro).
Il calo 2016 è dovuto – secondo quanto dichiarato da Jean-Marie Barillère, Presidente dell’Union des Maisons de Champagne – soprattutto alla minor richiesta da parte del mercato interno (la Francia ha assorbito quest’anno 158,1 milioni di bottiglie, -2,3% sul 2015) e da parte del Regno Unito (-3 milioni di bottiglie circa sul 2015).
Le spedizioni verso i paesi dell’Unione Europea (Francia esclusa) hanno raggiunto il volume di 77,5 milioni di bottiglie, il 3,3% in meno sul 2015, ma paesi quali Italia e Spagna hanno invece acquistato più Champange rispetto all’anno precedente.
In controtendenza anche i mercati extra europei, per i quali è stata registrata una crescita delle spedizioni dello 0,5%, pari a circa 600milia bottiglie (70,9 milioni di bottiglie vs 70,3 milioni di bottiglie del 2015).
FEB