L’Istituto Nazionale di Statistica cinese (CNBS) ha rilevato che nel 2013 i principali produttori cinesi di vino hanno subito un calo dei profitti del 40% rispetto al già poco favorevole 2012.
La relazione che riporta questo dato ha analizzato i bilanci di quei produttori che lo scorso anno hanno fatturato più di 20 milioni di yuan (circa 2,375 milioni di euro), analizzando i fattori che hanno contribuito a questa situazione.
Al principio della filiera, innanzitutto e come dichiarato da Wang Zhuming, Segretario generale del comparto vino Alcohol Drinks Association, i viticoltori trovano difficoltà a mantenere i vigneti a causa del basso prezzo di vendita delle uve; inoltre, la crescita degli ultimi anni delle importazioni (ora rallentata, ne abbiamo parlat qui) ha reso il vino straniero più competitivo, in un Paese in cui il vino locale manca di riconoscimento da parte dei consumatori a causa della sua, generalmente, scarsa qualità. Le misure di austerità del Governo sono in state altro fattore determinante.
In merito alla qualità del vino cinese, si deve tuttavia sottolineare che un recente controllo da parte del China Food and Drug Administration su 405 campioni di vino provenienti da 327 produttori cinesi, distribuiti su ventotto province, ha riscontrato una quasi totale conformità dei vini analizzati agli standard di qualità, riscontrando che solo 1,5% dei campioni non era conforme.
FEB