Braccio di ferro fra Lecce e Brindisi per il controllo delle Doc interprovinciali. In questi giorni, le Camere di commercio dei due capoluoghi si stanno confrontando per definire le sedi delle strutture di vigilanza sui vini tradizionali “Salice Salentino” e “Squinzano” e sui vini che avranno in etichetta le nuove Doc “Negroamaro di Terra d’Otranto” e “Terra d’Otranto”.
Al centro della disputa, che coinvolge tutte le aziende vinicole dell’area, c’è soprattutto la competenza riguardante il “Salice Salentino”. Entrambe le Camere di commercio, sulla spinta delle rivendicazioni rappresentate dagli operatori, reclamano un riferimento provinciale sui controlli. Fra i due enti, in parole povere, non c’è accordo sull’ubicazione del comitato di certificazione, della commissione di degustazione e dell’organo decidente i ricorsi delle quattro Doc. Questa vicenda, naturalmente, sta provocando una situazione di stallo che rischia di danneggiare le aziende vinicole le quali, a causa della ormai lunga transizione verso il nuovo sistema di vigilanza, non possono ottenere la certificazione per la commercializzazione dei vini.
Al momento, le vecchie strutture di controllo (a suo tempo autorizzate dal ministero ad operare in solido nelle due Camere di Commercio interessate), dopo l’entrata in vigore del decreto dell’11 novembre 2011, hanno dovuto interrompere l’attività in attesa dell’istituzione, da parte della Regione, delle nuove commissioni di degustazione. La Regione, peraltro, solo il 23 gennaio scorso ha provveduto alla nomina di sei commissioni, competenti rispettivamente per le altre Doc e Docg regionali.
Rimangono in sospeso, dunque, le commissioni delle quattro Doc interprovinciali della Puglia meridionale. Nei giorni scorsi, presso l’assessorato regionale alle Politiche agroalimentari, è stato avviato un tentativo di mediazione. Attualmente sul tavolo vi sono due proposte. La Camera di commercio di Brindisi si candida a sede dei comitati di certificazione e dell’organo decidente i ricorsi, lasciando alla consorella di Lecce le commissioni di degustazione. Lecce, a sua volta, avanza la seguente proposta: a Brindisi avrebbero sede l’organo decidente i ricorsi per le Doc Salice Salentino e Negroamaro di Terra d’Otranto, nonché il comitato di certificazione e la commissione di degustazione per le Doc Squinzano e Terra d’Otranto; a Lecce, invece, avrebbero sede l’organo decidente i ricorsi per le Doc Squinzano e Terra d’Otranto, oltre che il comitato di certificazione e la commissione di degustazione per Salice Salentino e Negroamaro di Terra d’Otranto.
In attesa di trovare una soluzione condivisa, intanto, durante una recente riunione presso la Camera di commercio di Lecce, per non rischiare l’impasse, le aziende vinicole hanno chiesto alla Regione la proroga delle vecchie commissioni di controllo. Rosario Faggiano
Aggiornamento Friuli e Lombardia
Qualche difficoltà anche in Friuli Venezia Giulia, dove la Regione ha deliberato la nomina delle Commissioni il 23 gennaio, con oltre tre settimane di ritardo. “Capisco il disagio dei vitivinicoltori e mi scuso per i tempi lunghi dei quali mi assumo tutta la responsabilità”, ha detto l’assessore alle Risorse agroalimentari Claudio Violino. Le commissioni individuate sono sette per Ceviq e otto per Valoritalia.
“Nel nostro caso abbiamo scelto di mantenere le commissioni già esistenti anche per evitare di creare disagi ai produttori – ha spiegato Michele Bertolami, direttore Ceviq, Certificazione vini qualità Friuli Venezia Giulia -. Le competenze sono state trasferite agli organismi di controllo, la nostra attività ha garantito la continuità senza interruzione dal vecchio al nuovo ordinamento. Abbiamo già provveduto ad analizzare tra i 70 e gli 80 campioni”.
Passi in avanti per la Lombardia. Il 18 gennaio la Regione ha provveduto a nominare ex novo i segretari e i relativi supplenti sulla base delle indicazioni fornite dagli enti di controllo Valoritalia e Istituto mediterraneo di certificazione. La stessa delibera ha convalidato gli elenchi dei tecnici degustatori istituiti presso le Camere di commercio e rinominato i presidenti e relativi supplenti sulla base dei nominativi attualmente indicati per le commissioni di degustazione istituiti presso le Cciaa fino al 29 febbraio. “Domani (mercoledì 1 febbraio) ci sarà un tavolo di lavoro a cui parteciperanno diversi rappresentanti del comparto come le organizzazioni agricole, le cooperative, ma anche le province – dice Andrea Massari, dirigente Organizzazione comune di mercato distretti agricoli -. Tra i vari temi all’ordine del giorno, l’incontro rappresenta l’occasione per verificare con gli operatori del settore se modificare o implementare gli elenchi delle commissioni già prorogate fino al 29 febbraio”.