La Danimarca è tradizionalmente un paese consumatore di birra ma oggi il mercato del vino è nel valore più grande di quello della birra. Lo conferma l’indagine di mercato El mercado del vino en Dinamarca 2017, recentemente pubblicato dall’ICEX, a cura dell’Oficina Económica y Comercial dell’Ambasciata di Spagna a Copenaghen.
Secondo il report sopracitato, nel 2016 la Danimarca ha importato 1,849 milioni di ettolitri di vino, tanti da garantire un consumo medio pro capite di 35 litri all’anno (si noti tuttavia che le stime OIV stimano per il 2015 un consumo procapite annuo di 28,2 litri e che dal 2008 a oggi si è andati sopra i 30 litri solo fino al 2012, quando erano 32,6). .
A differenza di quanto accade in altri paesi nordici, la vendita di vino in Danimarca non è soggetta a monopolio, tuttavia il grosso della distribuzione, cioè il 74% è in mano ai supermercati Coop Danmark, Dansk Supermarked y SuperGros. Una parte del vino consumato in Danimarca è tuttavia acquistato in Germania dove i prezzi sono più competitivi; allo stesso tempo però la Danimarca è meta di per l’acquisto di vino da parte di “turisti” provenienti dai paesi limitrofi, ad esempio la Svezia, dove il vino è più costoso (fenomeno di cui avevamo parlato qui qualche anno fa).
Il consumo di vino è fatto quasi totalmente di vino importato, perché la produzione locale è ridotta. Primo fornitore è l’Italia con 417mila ettolitri e 153,48 milioni di euro nel 2016 (quota di mercato in volume del 22,68%). Secondo fornitore per volume è la Spagna (249 mila ettolitri) che però prende solo il quarto posto nel valore (47,6 milioni di euro), preceduta da Francia (129,6 milioni di euro ma 238mila ettolitri) e Cile (50 milioni di euro e 235mila ettolitri). Tra i primi, il paese fornitore che più ha incrementato il suo mercato in volume nel 2016 è stato il Sudafrica, +14% (per una fornitura totale di oltre 214 mila ettolitri). Prezzo medio più alto per i vini di Nuova Zelanda e Austria (5,87 €/l), Francia (5,44 €/l), Portogallo (5,02 €/l), Usa (4,81 €/l), Italia (3,68 €/l). Il prezzo medio di tutto il vino in entrata è di 3,08 €/l.
L’evoluzione sul 2015 delle importazioni è stata del solo 0,96%, ma guardando alle categorie le importazioni di spumante sono cresciute del +6%, mentre sono crollate quelle di Champagne (-9,20%); il vino fermo in ingresso ha fatto +1,15% rispetto al 2015.
FEB