Con decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 13 agosto 2012, pubblicato sulla Gu italiana n. 200 del 25 agosto, che sostituisce il dm 23 dicembre 2009, sono ridisegnate, accorpate e semplificate alcune disposizioni nazionali di attuazione della normativa comunitaria in materia di etichettatura in generale, di menzioni tradizionali e di designazione e presentazione dei vini a DOP e IGP, unitamente alla unificazione di altre norme sulle chiusure e recipienti e sui vini novelli.
In pratica il nuovo provvedimento ricodifica, in un unico testo nell’ottica della semplificazione, le precedenti disposizioni contenute in una decina di decreti che vengono conseguentemente abrogati.
“Le novità contenute nel nuovo decreto – ha commentato il ministro Mario Catania – sono, ancora una volta, una dimostrazione del lavoro attento e continuo che il Ministero delle politiche agricole svolge nei riguardi dei produttori, degli operatori e di tutti gli attori della filiera vitivinicola. L’adozione delle disposizioni normative, volte a tutelare le nostre produzioni, è una misura indispensabile per proteggere le nostre eccellenze nel modo adeguato”.
Attraverso un’importante opera di semplificazione e ricodificazione delle preesistenti norme nazionali, si legge in un comunicato diffuso dal Mipaaf, si costituisce il testo unico delle disposizioni nazionali in materia di “etichettatura e presentazione dei vini DOP e IGP e altri prodotti vitivinicoli”, tenendo altresì conto degli aggiornamenti apportati dal quadro di riferimento normativo e nazionale. I punti essenziali riguardano:
– la ricodificazione che apporta una notevole semplificazione normativa e nel contempo elimina alcuni vincoli dichiarativi a carico dei produttori connessi all’etichettatura e presentazione;
– le norme sui recipienti e tappature dei vini DOCG, DOC e IGT, pur salvaguardando l’immagine delle produzioni più qualificate (DOCG), vengono eliminati alcuni vincoli troppo restrittivi in materia di confezionamento, che ormai non sono più in linea con le esigenze dei principali mercati di esportazione, segnatamente dei vini DOC.
In tale contesto, oltre ad aggiornare le disposizioni sui contenitori alternativi al vetro per i vini DOC (introdotti nei disciplinari di alcune DOC ai sensi dell’apposito decreto del 2008), vengono introdotte misure di liberalizzazione intese a consentire l’uso delle varie tappature ammesse dalla vigente normativa comunitaria, tra cui il tappo a vite, che risulta assai richiesto sia dai mercati esteri che nazionali. Resta comunque fatto salvo l’uso del tradizionale del tappo di sughero per le produzioni maggiormente qualificate, conformemente alle disposizioni degli specifici disciplinari di produzione.
Sul numero 35 del Corriere Vinicolo verrà pubblicata un’ampia disamina delle novità contenute nel nuovo decreto già in vigore da oggi 29 agosto.