L’invito non lascia spazio a dubbi: Dream Verona Drink Soave. E’ questa la frase che, dal 20 marzo, accoglie i migliaia di passeggeri che ogni giorno arrivano all’aeroporto Catullo di Verona. Parte così un’importante campagna di comunicazione che avrà come protagonista il vino Soave, simbolo della città scaligera.
Questo lavoro è il primo risultato prodotto da “Fucina Soave: bottega di talenti” il progetto di responsabilità sociale d’impresa fortemente voluto dal Consorzio del Soave.
Si tratta di un lavoro composto da 16 foto, a colori e in bianco e nero in formato gigante, che andranno a “vestire” pannelli e pareti del Catullo per una superficie complessiva di 120 metri quadrati. Lo scopo è creare un legame emozionale tra Verona, meta da sempre amata dai turisti di tutto il mondo, con il vino Soave, quale simbolo della città.
Il progetto si inserisce in un più ampio piano promozionale, coordinato dal Consorzio di Tutela, in collaborazione con la ditta Damolgraf e l’Aeroporto Catullo di Verona e viene presentato non a caso pochi giorni prima di Vinitaly.
Oltre alle foto visibili al Catullo “Dream Verona Drink Soave” sarà anche il titolo della mostra fotografica che verrà inaugurata alla vigilia di Vinitaly al Caffè Mazzanti e che resterà esposta per due mesi. Dal Catullo al cuore storico di Verona, si passa poi al quartiere fieristico di Veronafiere dove lo stand del Consorzio, pad 5 G 4-7, riprenderà immagini e suggestioni della campagna “Dream Verona Drink Soave”. La frase, volutamente in inglese, mira fin da subito a creare un collegamento diretto tra la città di Verona ed il suo vino più rappresentativo. Il target di riferimento è internazionale, dal momento che lo scalo veronese si conferma sempre di più una porta d’accesso strategica rispetto al territorio sia per i turisti stranieri sia per quanti viaggiano per affari, anche se la semplicità del messaggio non esclude gli italiani.
«Il mondo ci chiede di essere sempre più internazionali – sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave – e questo significa sia fare promozione all’estero, sia valorizzare a casa nostra i tesori che ci appartengono per farli apprezzare ai milioni di potenziali turisti che potrebbero arrivare qui. Questa campagna vuole andare proprio in questa direzione».
Gli scatti sono firmati da Charley Fazio, mentre la realizzazione grafica è a cura della ditta Damolgraf. La campagna, volta a sensibilizzare i consumatori sui valori distintivi del grande bianco italiano per eccellenza, punta a raccontare non solo i caratteri organolettici del vino Soave ma anche a rivelarne la sua essenza profonda, data da uno stile unico che lo ha reso inimitabile ambasciatore dell’Italia nel mondo.
Un incontro quello fra il fotografo siciliano Charley Fazio e le terre venete del Soave che ha del magico. Il connubio tra l’artista fotografo-geologo e i suoli vulcanici dell’Est Veronese non sarebbe mai potuto risultare così azzeccato e produttivo. Reduce dal suo precedente lavoro dal titolo “Luoghi dell’Anima”, il fotografo sposa, senza ripensamenti, la causa del vino, figlio di quei vulcani che hanno segnato la prima parte della sua inquieta vita alla ricerca della giusta dimensione su cui viaggiare.