I primi quattro mesi dell’anno se ne vanno senza troppa gloria. Al netto dello sfuso, ormai incanalato dalla fine del 2013 su performance in drastico ribasso, in particolare sul lato prezzi (-15%, a 72 centesimi al litro di media), aprile restituisce una fotografia non brillantissima neppure per il segmento bottiglia (fermi + frizzanti), dove il miliardo e 200 milioni di euro cumulati corrispondono a un 4% scarso di crescita, a fronte di volumi identici a quelli dello stesso periodo dell’anno passato. Unica nota di consolazione è quel timido +3,5% messo sulla colonna prezzi, che indica che le nostre bottiglie stanno viaggiando in media a 3,10 euro al litro.
Va decisamente meglio per il comparto spumanti, anche se qualche increspatura sul sorriso che ci avevano regalato Prosecco e compagni incomincia a vedersi, in particolare sulla colonna dei prezzi, dove il -0,9% di marzo è diventato -1% abbondante, il che va a limare le performance dei volumi e dei valori. Poca cosa, ovviamente, se guardiamo a quanto detto in premessa, ma comunque un campanellino d’allarme che non va trascurato.
Degli spumanti ci occupiamo nel dettaglio in questo articolo. Qui ci focalizziamo invece sull’imbottigliato, dove la situazione è ondeggiante: si va dallo stop registrato sul mercato americano e ancor più canadese, dove si va sotto di 8 punti percentuali, all’aumento deciso regalato da Svizzera e Giappone (qui però con la solita postilla del cambio con lo yen). Male anche il Regno Unito, in crescita la Germania, due mercati dove facciamo tanto volume ma spellandoci i gomiti dei margini. In crescita omogenea la Svizzera e tutto il Nord Europa e la Scandinavia, con la buona novella della Francia.
Per la Cina, le performance a tre cifre ormai sono un lontano ricordo, dobbiamo accontentarci di un +3% sui valori, mentre meglio le cose sembrano andare in Russia. In Brasile, stando a quanto fatto in termini di export, sembra neanche che ci sia stato un evento di portata mondiale.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat. Riproduzione consentita, previa citazione dell’articolo con link diretto