Ad aprile tirano il fiato i vini sfusi: dopo la corsa al rialzo dei listini inaugurata a ottobre del 2011, per la prima volta si assiste a un arretramento delle quotazioni, passate dagli 0,66 euro al litro di marzo agli 0,64 dell’ultimo mese rilevato da Istat. Un piccolo, impercettibile cedimento che invece non coinvolge l’imbottigliato, che nei 30 giorni è arrivato al valore record di 2,86 euro, il massimo da un anno a questa parte.
Nel complesso del quadrimestre, poco è variato rispetto a marzo: prosegue il ribasso dei volumi (totale a 6,5 milioni di ettolitri, -10%), che coinvolge in maniera più sensibile la spumantistica (-12%) e la cisterna (-23%), mentre la bottiglia resta stabile. I fatturati, trainati da quotazioni in aumento – sempre nel cumulato annuo – segnano invece valori positivi, con il totale export che si arrampica a +6% (1,4 miliardi) e prezzo medio che passa con decisione la soglia dei 2 euro al litro (+18%).
Comprensibilmente, nel corso dei prossimi mesi, assisteremo a uno sgonfiamento delle quotazioni, in attesa del nuovo raccolto, che a oggi pare viaggiare verso la regolarità produttiva, considerando che in Sicilia si assisterà a un minore e più controllato uso della vendemmia verde.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat