Terzo trimestre archiviato nel segno del più per il nostro export. A tutto settembre, quantitativi a oltre 17 milioni di ettolitri (+13%) per un controvalore di 3 miliardi di euro (+14%), per un prezzo medio in frazionale aumento (+0,6% a 1,78 euro al litro). Le migliori performance sono quelle degli spumanti e degli sfusi, con crescite di oltre il 20%, mentre l’imbottigliato si “accontenta” di un +7% a volumi e un +11% a valori, con un prezzo medio in salita del 4% a 2,51 euro al litro (2,62 per il solo mese di settembre, il terzo miglior valore dell’anno).
Venendo al dettaglio delle tipologie, in gran forma il segmento frizzanti, specie il comparto Dop, trainato dal motore del Prosecco, mentre sull’imbottigliato fermo – complessivamente positivo – sono gli Igp a far meglio delle Dop, con aumento del prezzo medio del 5% contro il +4% dei vini a denominazione.
Nel segmento sfuso, i vini da tavola continuano a registrare richieste esorbitanti, in particolare dall’Ungheria e dall’Est europeo in generale, che portano a performance del +30% a volumi e del 40% a valori, per prezzi medi in salita nei nove mesi dell’11%.
Una nota infine sui Paesi: in buona salute il mercato tedesco e quello americano, prezzi inchiodati per quello inglese, mentre continua a pesare la situazione di caos amministrativo in Russia, per la quale si spera che l’ingresso recente nel Wto possa sgombrare un po’ di nuvole.
Export italiano di vino per categorie – Gennaio-settembre 2011
Elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat