Come accennato nell’articolo generale sull’export, ad agosto la spumantistica marcia spedita non solo sui valori (+17% a 402 milioni di euro), ma anche sui volumi, unico comparto a crescere su questa colonna, con un aumento dell’11% a 1,1 milioni di ettolitri. Prezzi ancora con molto fiato, saliti a 3,62 euro al litro, per una crescita del 5% rispetto a un anno fa.
La categoria che fa da traino è quella degli spumanti Dop, dove gareggia il Prosecco, capace di crescite a volume e valore che sfiorano il 30%, grazie anche a prezzi medi tenuti freddi (solo +1% di aumento annuo). In ristagno gli Igp, mentre riprende a correre l’Asti, che beneficia del momento di chiarezza amministrativa sul mercato russo.
A livello Paesi, sono Usa e UK, ovvero le principali destinazioni del Prosecco, a dare le maggiori soddisfazioni ai nostri opreratori, con crescite robuste sia in volume che a valore. Il tutto a compensare il calo che ancora patiamo in Germania (+12% a valore, addirittura -23% sui volumi) e in Giappone. Della Russia si è detto, mentre la nota positiva dell’anno, confermata anche ad agosto, è la decisa marcia che sta caratterizzando il mercato cinese, più che raddoppiato nella dimensione economica rispetto a un anno fa.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Istat