Le ultime stime vendemmiali di Agreste, il servizio statistico del Ministero francese dell’Agricoltura (MAAF), datate 17 luglio, indicano per la prossima vendemmia una produzione tra i 37 e i 38,2 milioni di ettolitri. Nell’ipotesi più conservativa si tratterebbe un volume del 17% inferiore rispetto a quello 2016 e del 16% inferiore rispetto alla media degli ultimi 5 anni (2012-2016). La produzione dello scorso anno, come indicano i dati delle dogane francesi, fu di 45,474 milioni di ettolitri (la media dei cinque anni si attesta invece in 45,061 milioni di ettolitri).
Prevista una produzione di vino AOP di 18,454 milioni di ettolitri (-12% vs 2016 e -10% vs media dei 5 anni), mentre per i vini IGP si prevedono 10,890 milioni di ettolitri (-15% e -14%).
Principale causa di queste consistenti diminuzioni di produzione sono le gelate che hanno colpito la Francia – e gran parte dell’Europa – durante la passata primavera (si veda qui); il raccolto di quest’anno potrebbe essere addirittura minore dei quello del 1991, altro anno condizionato da forti gelate.
Le maggiori perdite sono previste nelle regioni sudoccidentali del paese, e in particolare nella regione di Bordeaux, dove è previsto un calo fino del 51% (-41% sulla media 2012-2016).
Consistenti cali di produzione vi saranno anche in Alsazia (-30%), Jura (-57%) e Charentes (-30%).
Il gelo primaverile si è rivelato invece meno distruttivo rispetto allo scorso anno nella regione della Champagne, dove è previsto un incremento di produzione dell’8% (si tratterebbe tuttavia del -9% rispetto alla media degli ultimi 5 anni). Incremento del 14% previsto anche per le regioni di Borgogna e Beaujolais.
Il bollettino del Service de la statistique et de la prospective (SSP) di Agreste, con dati dettagliati sui volumi previsti per regione di produzione, è disponibile e qui in lingua francese.
FEB