Agreste, l’ufficio statistico del Ministero francese dell’Agricoltura, ha rivisto al rialzo le sue precedenti stime vendemmiali. Secondo quanto si legge in un comunicato rilasciato il 7 di ottobre (che riporta dati datati 1 ottobre), la vendemmia 2015 porterà 47,7 milioni di ettolitri, invece dei prima ipotizzati 46,5 milioni.
A garantire questa maggior produzione, che farebbe segnare un +1% sul volume 2014 e il +4% su quello medio degli ultimi cinque anni, avrebbero concorso le provvidenziali precipitazioni dei mesi di agosto e settembre, cadute nelle regioni occidentali della Francia. Le piogge sarebbero state particolarmente benefiche per i vigneti nella Charentes.
Nelle regioni del sud est della Francia le piogge settembrine avrebbero invece portato a perdite di raccolto; la siccità estiva sarebbe, al contrario, la causa della minor produzione ipotizzata per le regioni orientali di Bourgogne e Beaujolais.
Guardando alle precisioni per tipologia di vino, la produzione di vini AOP dovrebbe secondo queste ultime stime raggiungere 21,614 milioni di ettolitri, -2% sul 2014 ma +3% sulla media 2010-2014; quella di vini IGP 13,320 milioni di ettolitri +5% sul 2014 e del +4% sulla media quinquennale; quella di vini per la produzione di acquavite 9,017 milioni di ettolitri, +6% sul 2014 e +12% sulla media di lungo periodo. La produzione di vini senza indicazione geografica dovrebbe raggiungere invece 3,715 milioni di ettolitri, in calo del 4% sul 2014 e del 2% sul quinquennio 2010-2014.
Si noti che già le precedenti stime di Agreste, dunque quelle che prevedevano una produzione inferiore a queste (cioè 46,5 milioni di ettolitri) erano state considerate troppo ottimiste da parte di alcuni responsabili della filiera vitivinicola francese (ne avevamo parlato qui nei primi giorni di settembre).
FEB