Le esportazioni di vino georgiano si sono incrementate del 59% nei primi sei mesi del 2017 sullo stesso periodo dell’anno precedente, fino a raggiungere il volume pari a 31,5 milioni di bottiglie e il valore di 70,5 milioni di dollari (+51%). Il volume totale delle esportazioni 2016 era stato di circa 50 milioni di bottiglie da 0,75 l (+38% vs 2015) corrispondenti a un valore di 113,8 milioni di dollari (+16% vs 2015).
Questi e gli altri dati che riportiamo di seguito sono stati diffusi da Georgian Wine, Agenzia governativa georgiana per il vino (qui un comunicato del 5 luglio).
Primo del 44 paesi di destinazione del vino georgiano è la Russia (+89% in sei mesi fino a 19,3 milioni di bottiglie), seguita dalla Cina, verso cui l’invio di vino è più che raddoppiato in sei mesi (+104% fino 3,8 milioni di bottiglie), a confermare un trend positivo degli scambi già rilevato nel 2016: +98% vs 2015 fino a 5,3 milioni di bottiglie (ne avevamo parlato qui).
A garantire la rinnovata crescita il trattato di libero scambio siglato tra i due paesi nel settembre 2016.
Terza destinazione del vino di Georgia è l’Ucraina (+30% in sei mesi fino a 2,98 milioni di bottiglie). Seguono la Polonia (+21% e 1,2 milioni di bottiglie), il Kazakistan (1,16 milioni di bottiglie), la Bielorussia (+43% e 660.000 bottiglie). Circa 176.000 bottiglie di vino georgiano sono invece state spedite alla volta degli Stati Uniti (+43% vs primo semestre 2016) e altre 200.000 verso la Germania (+20%). Sebbene si tratti di numeri molto piccoli risultano inoltre notevoli gli incrementi dell’export vinicolo georgiano verso la Francia (+475% in sei mesi; 95.530 bottiglie), l’Azerbaigian (+241% e 87.402 bottiglie) ed Israele (+105% per un totale di 105.710 bottiglie).
FEB