La vendemmi in Germania è cominciata presto quest’anno, con un anticipo di circa due settimane sulla media degli ultimi anni e le previsioni per il raccolto non sono del tutto positive. A causa delle perdite dovute principalmente alle gelate di aprili le previsioni del Deutsche Weininstitut (DWI) indicano che la produzione 2017 dovrebbe raggiungere un volume di circa 8,1 milioni di ettolitri, cioè circa il 10% in meno rispetto alla media degli ultimi 10 anni (qui l’annuario statistico 2016/2017 del DWI).
Le ultime notizie dal DWI indicano tuttavia che grazie al sole di fine agosto il contenuto zuccherino nelle uve è cresciuto ed è buono.
Nel frattempo il panorama della viticoltura tedesca sta cambiando. Da una parte, tra il 2010 e il 2016, il numero delle aziende viticole tedesche è diminuito del 17%, fino a 16.898. La superficie vitata è però sostanzialmente rimasta invariata, intorno ai 100.000 ettari. Ciò significa che la dimensione media dei vigneti per azienda è cresciuta in sei anni da 4,8 a 5,9 ettari, grazie all’acquisizione da parte delle aziende in attività dei vigneti dismessi.
Il numero delle aziende con superficie vitata disponibile inferiore a un ettaro si è assottigliato dal 2010 da 6046 a 4384. Diminuito il numero anche delle aziende con superficie vitata tra 1 e 10 ettari, prima erano 11478 e nel 2016 sono diventate 9544. E’ invece cresciuto il numero di aziende con superficie vitata disponibile maggiore di 10 ettari da 2766 a 3071.
Le grandi aziende conducono più della metà del vigneto tedesco, nel 2016 59.909 ettari (erano 50.107 nel 2010). Alle aziende medie restano 36.671 ettari (erano 43.190), alle piccole 2594 ettari, erano 3712 nel 2010 (qui è disponibile grafico del DWI con questi dati).
FEB