L’anno appena trascorso ha sancito un’importante presa di coscienza: la crisi internazionale non può più considerarsi congiunturale ma strutturale. Questa consapevolezza da una parte porta a una necessaria ridefinizione delle priorità, dall’altra ci deve spronare ad affrontare il nostro lavoro con rinnovato entusiasmo, lo stesso che ha portato negli anni sia i soci come singole realtà imprenditoriali che l’Unione Italiana Vini come Associazione a importanti traguardi.
Abbiamo dedicato il nostro impegno a mantenere e rinsaldare gli importanti canali istituzionali con il Ministero delle Politiche Agricole, nostro principale referente; ci siamo posti ulteriori obiettivi per salvaguardare e promuovere la nostra vitivinicoltura, a livello europeo e internazionale.
Pertanto, abbiamo attivato contatti efficaci con le Ambasciate e con i Ministeri dello sviluppo economico e degli esteri, per scongiurare ogni possibile forma di penalizzazione nei confronti die nostri prodotti.
Con il coordinamento della filiera europea del CEEV abbiamo ottenuto il ritiro della richiesta di misure nel mercato brasiliano; abbiamo monitorato, e tuttora lo facciamo, le azioni antidumping sul mercato cinese e, più recentemente siamo stati operativi sulle procedure di registrazione per il mercato statunitense.
Ricordo, infine, il nostro impegno nel dibattito relativo ai diritti d’impianto, i cambiamenti sono necessari, ma devono portare a risultati positivi per la vitivinicoltura.
Tutti i nostri sforzi sono stati tesi al fine di limitare ulteriori aggravi alle aziende, che hanno dovuto contrastare con i propri mezzi e le proprie risorse questi tempi di crisi, abbiamo portato il nostro contributo su tutti i più importanti tavoli di discussione.
Nei mesi scorsi ci siamo impegnati con incontri tecnici, con approfondimenti e analisi puntuali, alle criticità dell’attuazione dell’art. 62; il Ministero ha chiesto di partecipare al processo di semplificazione normativa per il settore vitivinicolo e anche per questo ci siamo messi a disposizione con le nostre competenze e conoscenze per ottenere risultati efficaci.
Sono sicuro di poter affermare che, anche quest’anno, abbiamo raggiunto ottimi risultati.
La strada che abbiamo intrapreso è un percorso lungo, a volte pieno di ostacoli ma forti dell’eredità del passato e consapevoli delle possibilità del futuro, non distogliamo lo sguardo dagli obiettivi che ci poniamo e siamo fermi nella volontà di avanzare per raggiungerli.
Difendere il mondo del vino come patrimonio economico e culturale del nostro paese, in questi momenti in cui, a volte, è necessario navigare a vista, è un compito arduo ma improcrastinabile; con la promozione e la formazione alla cultura del bere dobbiamo garantire che l’immagine e la diffusione dei nostri prodotti possano consolidarsi nei vecchi e nuovi mercati.
Inoltre l’anno prossimo si svolgerà la 25° edizione di SIMEI e quindi il compimento di 50 anni di attività della fiera: questo appuntamento ci vedrà ancora più attivi nella promozione delle eccellenze italiane del settore, soprattutto all’estero.
Il presidente, Lucio Mastroberardino