L’analisi di Cribis delle performance delle imprese italiane attive nel comparto del vino aggiornata a marzo 2017: le aziende guidate da donne sono superiori alla media italiana con punte di circa 1 su 4 nella viticoltura e nel commercio al dettaglio. La maggior parte delle aziende si concentra nel micro-settore della viticoltura (84%), ha una dimensione aziendale micro (93,6%) ed è stata fondata nel decennio 2001-2010.
Le imprese del comparto sono localizzate soprattutto in Veneto (15,4%), Sicilia (12,7%), Puglia (12,1%) e Piemonte (11,6%). La viticoltura è il settore più orientato all’import/export e quello con il livello di rischio inferiore; il commercio all’ingrosso è il settore a più alto rischio.
Milano, maggio 2017 – Il mercato vinicolo presenta percentuali di “imprese rosa” – ovvero quelle aziende in cui il numero di soci ed esponenti donne attualmente in carica supera il 50% del totale – del 26,5%, non oltrepassando mai il 28% in nessuno dei quattro mini settori che compongono il comparto del vino. Se si confronta però con la media italiana, la situazione migliora perché la media del Paese si ferma al 22%. Un comparto con pochissime medie e grandi imprese e in cui il 93,6% delle aziende attive è una micro impresa. Le aziende vinicole si concentrano soprattutto in Veneto, Sicilia, Puglia e Piemonte, mentre la viticoltura è il mini settore che raggruppa la gran parte delle imprese del comparto. La viticoltura è anche il micro settore più orientato all’import/export e con il livello di rischio meno elevato, mentre il commercio al dettaglio di vino è quello a più alto rischio.
A diffondere i dati è lo studio delle performance delle imprese italiane attive nel mercato del vino, aggiornata a marzo 2017, realizzata da CRIBIS, la società del gruppo Crif specializzata nella business information, che ha analizzato le prestazioni delle circa 73.700 aziende operanti nel settore del vino.