In una California il cui clima è sovente caratterizzato da una forte siccità (ne abbiamo parlato qui quando lo scorso anno è stato registrato l’anno più secco dal 2000 ad oggi) molti viticoltori si stanno muovendo verso un uso dell’acqua sempre più razionale ed economico. La E&J Gallo, uno dei più importanti produttori della regione, ad esempio ha negli ultimi anni riorganizzato tutta la sua filiera produttiva proprio nel segno del risparmio d’acqua (ne avevamo parlato qui), altri viticoltori stanno inoltre cominciando ad installare impianti d’irrigazione a goccia.
Nella stessa direzione il progetto di una startup con sede nella Napa Valley, la Fruiton Siences.
Questa azienda ha infatti messo a punto una nuova tecnologia che permette di conoscere il fabbisogno idrico delle piante di vite e l’esatto momento in cui è necessario fornire acqua al vigneto. Per avere queste informazioni viene monitorato il consumo di acqua delle viti attraverso sensori che calcolano il flusso di liquidi nel tronco, come se si trattasse di un tubo. Alla variazione del flusso corrisponderebbe un diverso fabbisogno di acqua. Il sistema prende inoltre in considerazione altri aspetti importanti e del vigneto, quali il clima e la composizione del terreno, e della pianta quali la varietà ed il livello di traspirazione delle foglie. I dati raccolti sono poi trasmessi via radio ad un computer che li analizza nel loro insieme.Si tratta dunque di una tecnologia che prende in considerazione la pianta come sistema complesso all’interno di un sistema vigneto.
Secondo la Fruiton Siences questa tecnologia sarebbe capace di portare ad un significativo risparmio d’acqua, permettendo inoltre di tener sotto controllo la salute delle piante.
FEB