Non è stato un primo semestre esaltante per il mercato olandese. Forniture in stallo, spesa in picchiata, soprattutto sul lato spumanti, che lasciano sul terreno il 10%, per un totale di 27 milioni di euro. Sul segmento confezionato, gli ettolitri di vino estero che hanno varcato la frontiera sono stati 1,5 milioni, la stessa quantità assorbita nel 2012, mentre la spesa (368 milioni di euro) è cresciuta di poco meno del 2%. Tra i grandi Paesi fornitori, l’Italia è quella che risulta più penalizzata: calo dell’11% a volume e del 6% a valore, performance che ci vale la perdita del quarto posto nella classifica, a beneficio del Cile, in crescita del 3% grazie a una lieve limatura dei prezzi. Stabili Francia e Germania, in forte crescita la Spagna (ma solo sul lato volumi).
Malissimo vanno le cose per l’Italia sulla spumantistica, con perdite del 30% sia a volumi che a valori, il tutto in un contesto di grande depressione, con la Francia in calo del 3% e la Spagna del 18%.
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Dogane olandesi