Non si scosta di tanto rispetto agli anni precedenti l’andamento di spesa del piano nazionale di sostegno. Anche nel 2015, la ristrutturazione vigneti tra allocato a giugno 2014 e riassegnazioni a luglio 2015 porta a casa un saldo positivo di oltre 11 milioni di euro, mentre a soffrire è come sempre la promozione Paesi terzi, che – partita con un’assegnazione di 102 milioni – finisce in passivo di 8, di cui 4,6 a carico delle regioni e il resto sulla dotazione nazionale. Della mancata spesa sul fronte nazionale si può solo ipotizzare non la carenza di progetti, semmai l’esatto opposto: troppi progetti, richieste di spesa in eccedenza e che alla fine sono state limate, finendo con il paradosso di non spendere tutto.
Sulle altre misure, si conferma la positività della misura investimenti, con un saldo attivo di 13 milioni, mentre è un altro flop per la vendemmia verde.
A livello di regioni, c’è da dire che il saldo negativo del dato promozione è in linea teorica meno pesante rispetto a quanto fatto nel 2014, dove i milioni non spesi erano ammontati a 20. Diciamo in linea teorica in quanto il dato delle riallocazioni non è una spesa effettiva, per cui il bilancio vero lo si vedrà tra qualche mese, quando tutti i progetti saranno passati alla cassa. In saldo ampiamente positivo per ora ci sono Piemonte, Veneto, Toscana, buone le richieste nelle altre regioni, mentre si confermano i pesanti passivi di Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sardegna. La Sicilia, che ha una delle dotazioni più alte, sulla carta sembra aver tenuto, con “solo” 1,5 milioni di passivo. Come detto, però, si deve attendere il dato di spesa effettiva, dove le cose possono cambiare pesantemente.