La potatura, tra tutte le fasi di gestione del vigneto, riveste un ruolo di enorme importanza per dare equilibrio vegeto-produttivo alla vite. Per questa ragione, si deve intervenire al fine di creare una pianta sana, dal sistema vascolare integro e dall’apparato radicale ottimale. Lo speciale “Tecnica Viticola”, a cura di Marco Simonit dei Preparatori d’uva, pubblicato sul Corriere Vinicolo n°23 (11 giugno 2012), propone una panoramica delle problematiche dovute agli squilibri da taglio che possono portare ad una grave perdita di efficienza nel trasporto idrico e quindi alla necessità per la pianta di riorganizzare i flussi con la comparsa di alterazioni al sistema vascolare che spesso sono preda di funghi del legno.
Il giusto taglio deve, quindi, rispettare e tenere conto della ramificazione, assecondando la naturale crescita della vite, come sostiene il metodo Simonit&Sirch. L’incidenza delle fallanze, cioè la perdita delle piante in un vigneto, sui costi di gestione è un importante tema trattato nello speciale proprio perché i danni economici provocati da una cattiva gestione dei tagli si aggirano attorno a cifre molto significative (3.000-3.500 euro/ettaro).
Articolo completo sul Corriere Vinicolo n°23, 11/giugno/2012