Saper scegliere il trattamento giusto al momento giusto ma soprattutto saper rafforzare le difese naturali delle piante riducendo al minimo l’utilizzo di prodotti chimici, soprattutto di quelli a maggior impatto. E’ con questa finalità che il Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene ha realizzato per i suoi viticoltori il “Protocollo Viticolo”, vademecum che guida le aziende appunto alla riduzione dei fitofarmaci in vigneto, presentato ufficialmente il 24 aprile a Treviso.
“L’introduzione di misure più restrittive vuole essere un segnale forte a livello internazionale dove questo vino si afferma sempre più dando una risposta alle esigenze del consumatore che dentro e fuori i confini nazionali considera l’ecosostenibilità un valore importante. Per rispondere a queste esigenze abbiamo deciso, tra i primi in Italia, di autoregolamentarci” afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio. Uno degli elementi di forza dell’iniziativa, infatti, è la piena condivisione da parte di tutti i soggetti del territorio del Prosecco Superiore: dalle associazioni di categoria alle multinazionali produttrici di fitofarmaci, dagli agronomi delle aziende ai rivenditori di prodotti.
Il documento prevede una prima sezione dedicata alla spiegazione delle etichette dei fitofarmaci e alla classificazione dei prodotti ammessi con l’indicazione di quelli a più basso impatto, consigliati e raccomandati dal Consorzio. Vi è infine la spiegazione dei metodi di lotta agronomica ed integrata che, insieme alla difesa biologica, consentono di ridurre in modo importante l’uso dei tradizionali fitofarmaci.
Il Protocollo è stato messo a punto dalla Commissione tecnico-scientifica composta dai seguenti esperti: Taglietti -Consorzio di tutela-; Zanzotto -Ente Cra-; -Vit di Conegliano-, Dal Bianco -Coop. Vittorio Veneto-; Terzariol -Co.Di.Tv.-; Pascarella -Cecat-, Corazzina -consulente agronomo-; Biasi, Teot e Genovese -consulenti Progetto Natura-.
“Il Protocollo Viticolo è studiato su misura per l’area collinare di Conegliano Valdobbiadene, dove già oggi, grazie alle favorevoli condizioni climatiche, si realizza un terzo dei trattamenti in meno rispetto alla media veneta e si usano prodotti di tossicità inferiore -afferma il tecnico del Consorzio Filippo Taglietti-. L’obiettivo del Consorzio è rendere il Prosecco Superiore sempre più amico dell’ambiente grazie anche ai progetti sulle energie rinnovabili e sulla biodiversità”.