Tra 2017 e 2018, per la durata di circa un anno e mezzo, il Cremlino potrebbe cancellare i dazi d’ingresso su sparkling wine e Champagne. La misura sarebbe dunque solamente temporanea e attuata in occasione dei campionati di calcio FIFA Confederation Cup 2017 (17 giugno – 2 luglio 2017) e FIFA World Cup 2018 (14 giugno – 15 luglio 2018).
Come si legge su Meininger inoltre, rientrerebbero nel taglio dei dazi solo alcune etichette selezionati dal governo, il cui ingresso in Russia sarà facilitato anche da una minore necessità di adempimenti burocratici (certificazioni, licenze, registrazioni).
Tra i marchi selezionati, le cui vendite saranno così certamente favorite, ci saranno in primo luogo quelli legati alla FIFA da contratti di sponsorizzazione, oltre ad altri marchi di lusso, tra i quali il produttore di Champagne Taittinger, che prevede così di esportate in Russia 55mila bottiglie nel 2017 e 100mila nel 2018.
L’annuncio di questa misura, che potrebbe portare a un fenomeno di concorrenza sleale, ha naturalmente scatenato diverse proteste da parte dei produttori locali e di alcuni importatori. Va inoltre sottolineato che questo previsto taglio dei dazi appare nettamente in contrasto con la più recente politica del Governo di Mosca sul vino importato in Russia. A partire dallo scorso gennaio, noi ne avevamo parlato qui, è stata ad esempio incrementata la tassazione sui vini prodotti nel paese a partire da materie prime d’importazione e, in questo caso, erano proprio gli sparkling wine tra i prodotti più penalizzati. Più in generale poi, la recente politica russa sulle importazioni di vino, sembrava essere mirata a una decisa promozione della produzione e del consumo di vino locale (si in proposito veda qui e qui).
FEB