Flussi liquidi generati da elementi tecnologici che creano simbolicamente il mondo e al centro una bottiglia che parla di futuro. Tecnologia, innovazione, internazionalità. La nuova immagine di Simei 2013 è servita.
Nell’anno dei suoi 50 anni Simei, infatti, rinnova il look di tutti i suoi materiali di comunicazione e promozione, raccontando in chiave contemporanea e creativa gli elementi più significativi della manifestazione, per riaffermare con forza le proprie caratteristiche fondanti e distintive. Attivando una comunicazione che sottolinei il suo ruolo di protagonista nel panorama degli eventi fieristici mondiali e il suo posizionamento come leader internazionale nelle tecnologie per il vino e l’imbottigliamento.
“Simei – spiega infatti Massimo Pagliarin, creative director dell’agenzia Yess! (www.yess.it) che ha curato il progetto grafico per Unione Italiana Vini – è una fiera che ha una storia molto importante, è leader a livello internazionale nel suo settore, e quindi il primo elemento su cui è stata focalizzata l’attenzione è stato proprio questo: mettere in primo piano questa leadership. Per farlo ci si è avvalsi di elementi grafici contemporanei che raccontassero e rendessero immediata questo messaggio internazionale. Il globo, il mondo, che rimarca la dimensione internazionale di SIMEI, viene ad essere tracciato nei suoi contorni idealmente e simbolicamente dalle bevande: acqua, succhi e vino. Questo è stato il primo obiettivo. Un altro aspetto, quindi, su cui abbiamo giocato sono stati i concetti di tecnologia e innovazione”.
Il visual – sicuramente molto forte e d’impatto – sembra idealmente diviso tra un parte superiore e una inferiore…
Sì, la composizione è infatti costituita da elementi descrittivi nella parte inferiore, al di sotto della banda dai toni che sfumano dal giallo al rosso, rappresentati da immagini di elementi meccanici, così come il pulsante “On”. Quest’ultimo rimanda a tecnologia e meccanica, senza però evidenziare in maniera precisa una categoria merceologica in particolare, nel rispetto dell’articolata offerta della fiera. Tutta questa parte è fortemente intrisa di concretezza e “praticità”, come è poi questa fiera.
La parte superiore è invece più simbolica. La bottiglia, nella posizione centrale, è costituita da un neon verde e blu, una sorta di fibra ottica. Un’immagine che si proietta nel futuro, nell’innovazione. La bottiglia rimanda alla fiera come punto d’incontro della filiera del beverage, lasciando spazio alle varie tipologie di bevande – dal vino alla birra alle bevande alcoliche e analcoliche – che tuttavia in questa immagine-simbolo si ritrovano accomunate. Questa bottiglia potremmo dire “tecnologica” è l’innovazione connaturata con i macchinari che fanno parte dell’oggi e soprattutto del domani.
C’è un elemento predominante nell’immagine, che è la circolarità.
A partire da un acino d’uva, sulla destra, questo è stato sottoposto a una elaborazione astratta, così da diventare un’immagine grafica che può rimandare a più cose: può ricordare il fondo di una bottiglia, può ricordare la circolarità della botte, comunque il cerchio è un elemento che abbiamo visto presente in molti elementi che costituiscono la fiera.
La parte di lettering come è stata gestita?
La scelta stilistica è caduta su una font in questo momento utilizzata a livello internazionale che si chiama Nexa, che appartiene alla famiglia dei bastoni. E’ quindi una font che ha un elemento del passato ma contemporaneamente è portatrice di innovazione. Anche il lettering quindi riprende la comunicazione di una storicità, una tradizione che però guarda al futuro, un’innovazione che è leader anche perché affonda le sue radici nel passato.