L’Observatorio Español del Mercado del Vino (OEMV), attraverso il suo direttore Rafael del Rey, ha nei giorni scorsi comunicato l’ammontare in volume dell’import spagnolo di vino in cisterna. Si tratta di 1,2 milioni di ettolitri, ben 500mila ettolitri in più rispetto all’anno precedente. Una “piccola quantità” che – ha detto del Rey, non basta a compensare la scarsa produzione spagnola del 2012.
Il Cilè è per la Spagna uno dei maggiori fornitori di sfuso. Nel 2012 sono stati spediti verso Madrid ben 390mila ettolitri di vino in cisterna con un incremento sul 2011 del 6.090% (nel 2011 dal Cile alla Spagna vennero imbarcati solamente 6300 hl).
Le spedizioni dal Portogallo si sono incrementate del 110%, passando da 10mila a 21mila ettolitri. Quelle dall’Argentina sono cresciute del 1.075% (dai 4mila ettolitri del 2011 ai 48mila ettolitri del 2012), quelle del Sud Africa da 180 ettolitri a 41mila ettolitri (+22.678%). Secondo l’OEMV questi aumenti sono consistenti dal punto di vista percentuale ma contano poco in volume totale.
Dall’Italia, invece, le esportazioni di sfuso verso la Spagna (soprattutto frizzanti e lambrusco) sono invece calate nel 2012: si è passati da 467mila ettolitri del 2011 ai 390mila del 2012.
FEB