Ha il profumo del Prosecco il mercato americano dello spumante. A tutto il 2014, secondo i dati Nielsen, le vendite nel circuito monitorato, che rappresenta circa il 60% del totale off-premise, sono balzate sopra il milione di casse, per un controvalore di 150 milioni di dollari. Equivalenti a una crescita annua di oltre il 30%, che consente all’Italia di scavalcare per la prima volta i francesi (pur in crescita del 3%) anche sul lato valore: 246 milioni di dollari contro 231.
Il peso del Prosecco sul mercato delle bollicine a stelle e strisce continua a crescere. Oggi si è arrivati al 61% sul totale spumanti italiani venduti in America, al 26% sul totale importati e addirittura al 13% di tutto lo spumante veicolato da supermercati e liquor store.
Sul mercato americano, chiudono benino anche gli spagnoli (+4% a valore), mentre frenano gli spumanti italiani non Prosecco, sotto del 3%. In frenata anche i Moscati (-4%, a 66 milioni di dollari), mentre i rosati chiudono l’anno a +6%, sopra i 100 milioni di vendite.
Questo il grafico dei prezzi medi di vendita: una delle chiavi di lettura del successo del Prosecco sta anche nella tenuta dei prezzi, mantenuti sotto i 16 dollari al litro.
Totale mercato sopra gli 8,3 milioni di casse (+2%), con i domestici in leggera contrazione. Sul fronte valore, superato il totale di 1,1 miliardi di dollari (+6%), con le bollicine d’importazione a fare da traino (+9% contro il +2% degli sparkling made in US).
Fonte: elaborazioni Corriere Vinicolo su dati Nielsen