L’area di San Prospero e di Carpi, nella bassa modenese, è quella in cui si registrano i maggiori danni alle aziende vitivinicole in seguito ai terremoti del 20 e 29 maggio; lo afferma una nota dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.
Alcune cantine hanno sofferto problemi strutturali, il danneggiamento di alcuni impianti e la rottura di bottiglie. Non è stato segnalato invece alcun danno ai vigneti. Rispetto ad altri settori dell’agroalimentare, le perdite economiche e di prodotto sono dunque limitate, grazie anche al fatto che i Lambruschi non necessitano di affinamento in recipienti di legno.
Danni per 15 milioni di euro si contano invece nel settore dell’aceto balsamico dove perdite di prodotto sono state causate dello spostamento delle cerchiature metalliche che tengono insieme le doghe delle batterie.
FEB