Le gelate della primavera 2017, un’estate arida e la grandine sono secondo la Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione Europea alla base del consistente calo di produzione di vino e mosti previsto per quest’anno nei paesi dell’UE 28.
Le stime comunitarie, aggiornate allo scorso 29 settembre, indicano che, causa clima, si raggiungerà il volume di soli 145,1 milioni di ettolitri, cioè 24 milioni di ettolitri in meno rispetto alla campagna precedente (-14,4%).
Come nota Alfredo López su La Semana Vitivinícola (da cui riprendiamo parzialmente anche la tabella sottostante) si tratta di un volume molto distante da quello record raggiunto nella campagna 2004/05, quando erano stati prodotti oltre 202,5 milioni di ettolitri, ma perfino di un volume inferiore al record negativo di questo secolo, che fino ad ora era stato quello della campagna 2012/13, con 151,6 milioni di ettolitri.
Per l’Italia, primo produttore dell’Unione, è prevista una produzione di 40,023 milioni di ettolitri (-21% vs 2016/17); si perderebbero così ben 10,9 milioni di ettolitri rispetto allo scorso anno. La nostra penisola conterebbe così per il 27,6% di tutta la produzione UE28 ma, insieme a Croazia, Slovenia e Regno Unito farebbe segnare il maggior calo percentuale di tutta l’Unione (il sopracitato -21%).
Dalla Francia arriveranno invece secondo queste stime 37,2 milioni di ettolitri (-18% o -8,36 milioni di ettolitri vs campagna precedente), cioè il 25,64% della produzione UE 28.
Per la Spagna si prevede invece una produzione di 36,8 milioni di ettolitri (-15%).
Perdite di produzione previste anche per Germania (-12%), Grecia (-5%), Ungheria (-11%), Slovacchia (-4%).
Diversamente è prevista una crescita dei volumi di produzione di vino e mosto per Romania (+61% sulla passata stagione, fino a 5,346 milioni di ettolitri), Austria (+23%, previsti 2,4 milioni di ettolitri), Cipro (+22%), Portogallo (+10%, previsti 6,6 milioni di ettolitri), Lussemburgo (+8%), Bulgaria (+3%), Repubblica Ceca (+2%).
FEB