La differenza tra vini biologici, biodinamici e naturali non è molto chiara alla maggior parte delle persone. Il mercato, se pur di nicchia, è però in evoluzione e ce lo spiega Jem Gardner, da oltre 25 anni a capo di Vinceremos Organic Wines, la più antica azienda inglese importatrice di vini bio provenienti da 12 Paesi.
“Nel Regno Unito la maggioranza dei consumatori sa che cosa voglia dire biologico almeno quando si parla di cibo”, ha dichiarato Gardner, “il 2% capisce cosa voglia dire biodinamico e meno dell’1% sa cosa sia realmente un vino naturale”.
“Io importo queste categorie di vini perché penso sia il modo corretto di produrli, in generale credo molto nel biologico per svariate ragioni, specialmente per la salute del terreno, del consumatore e dell’intero pianeta. Alcune persone però pensano anche si tratti di una mera strategia di marketing per far spendere di più il consumatore. C’è la percezione che il vino sia un prodotto già intrinsecamente naturale e che definirlo biologico sia solo un modo per farselo pagare di più. Fortunatamente si tratta di una minoranza, la maggior parte dei consumatori invece è consapevole della maggior qualità del biologico”.
Per quanto riguarda il futuro del mercato biologico in UK, Gardner ritiene che ci siano ancora ampi margini di miglioramento. “È un mercato che è rimasto stabile per molto tempo, ora sta senza dubbio crescendo ma in modo molto lento. Resta comunque ancora un settore piccolo e non credo vedremo cambiamenti profondi nell’immediato futuro, pur continuando a crescere probabilmente di un ulteriore 5% prossimamente”.
Nell’intervista integrale pubblicata sul numero 34 del Corriere Vinicolo si approfondisce il quadro attuale del mercato del vino biologico, si traccia inoltre un identikit del consumatore-tipo nel Regno Unito, si parla di quali siano i Paesi più attivi nell’esportazione di vini bio in UK e dell’importanza (o non-importanza) dei brand in questo settore. Si affronta inoltre il tema dell’etichetta, spesso poco trasparente, e si parla nel dettaglio del Prosecco, che Vinceremos Organic Wines ha in catalogo con 10 tipi diversi provenienti da tre fornitori. Gardner dà infine alcuni suggerimenti ai produttori che ancora non hanno vini bio, qualora volessero entrare in questo mercato, fermo restando che il requisito fondamentale è “che si debba essere bio perché ci si crede e non per meri fini commerciali”.
Scarica la APP per iOS e Android e acquista il Corriere Vinicolo n. 34/2015 contenente la versione integrale di questo articolo
Guarda la demo del Corriere Vinicolo