Lo scorso otto marzo Philip Hammond, Cancelliere dello Scacchiere, ha presentato la manovra finanziaria di primavera, lo Spring Budget.
Come nelle previsioni, è stato confermato che la tassazione sulle bevande alcoliche crescerà di pari passo all’inflazione, e quindi del 3,9% secondo i calcoli dell’Office Budget Responsability.
A conti fatti ciò significa che, a partire dalla mezzanotte del 12 marzo scorso, la tassazione su di una bottiglia di vino fermo è cresciuta di 8 pence (fino a £2.16) e quella su di una bottiglia di spumante di 10 pence fino a £2.77. Ancora più consistenti gli aumenti per il vino fortificato (11 pence/bottilia), e per i superalcolici i cui prezzi per bottiglia cresceranno in media di 30 pence. Si tenga presente che su questi importi peserà inoltre un ulteriore 20% d’imposta sul valore aggiunto.
Sebbene i termini della misura finanziaria di primavera fossero attesi (nel suo discorso, che si può leggere qui integralmente, Hammond ha dichiarato: “And I can also confirm that I will make no changes to previously planned upratings of duties on alcohol and tobacco.” , la WSTA (The Wine and Spirit Trade Association) ha manifestato il suo disappunto verso una manovra che penalizzerà il mercato ed i consumatori, soprattutto in un momento in cui il mercato degli alcolici d’importazione è penalizzato dalla svalutazione della sterlina.
E’ la prima volta, inoltre, dopo 25 anni che la tassazione di tutte le bevande alcoliche cresce con l’inflazione; l’ultimo Cancelliere ad avere preso una simile decisione era stato nel 1992 Norman Lamont.
Il Governo ha tuttavia annunciato una prossima consultazione in merito una possibile futura riduzione dell’imposta sul vino fermo e su quello con gradazione tra i 5.5% e 8.5% abv.
FEB