“Da oggi l’agroalimentare italiano sarà più forte e più riconoscibile sui mercati internazionali. Finalmente abbiamo un segno distintivo unico che aiuterà consumatori e operatori a identificare subito le attività di promozione dei nostri prodotti”. Così ha esordito il ministro Maurizio Martina presentando ufficialmente a Expo il segno unico per l’agroalimentare italiano “the extraordinary italian taste”. “Partiamo da Expo – ha proseguito il ministro – per sfruttare questa straordinaria occasione di visibilità e proseguiremo con le azioni previste dal nostro piano di internazionalizzazione sui mercati strategici. Nei prossimi tre anni investiremo oltre 70 milioni di euro per la promozione, imparando a fare squadra e a non disperdere in mille rivoli le risorse. Con il segno unico distintivo vogliamo fare un’operazione di riconoscibilità, creare un filo conduttore che leghi tutte le attività di promozione del vero prodotto italiano sullo scenario internazionale. Abbiamo chiuso il 2014 con 34,4 miliardi di euro, nel primo trimestre del 2015 siamo a oltre 8,7 miliardi di euro e il nostro obiettivo è arrivare a 36 miliardi a fine anno. Anche sfruttando bene l’Esposizione Universale di Milano possiamo farcela e puntare all’obiettivo di quota 50 miliardi di export nel 2020”.
Il segno unico distintivo per le produzioni agricole e alimentari italiane – rappresentato da una bandiera italiana con tre onde che richiamano il concetto di crescita e di sviluppo e dalla scritta “the extraordinary italian taste” – verrà utilizzato in occasione delle fiere internazionali, in attività di promozione nella grande distribuzione estera, nelle campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media, per veicolare un’idea unitaria del made in Italy dalle caratteristiche originali e dalla qualità distintive. Proprio per le sue caratteristiche d’uso non verrà apposto sui singoli prodotti. Verrà utilizzato fin dalle prossime giornate all’interno del Padiglione del Vino e del Padiglione del Cibo a Expo.
Un’operazione di Sistema Paese che consentirà all’Italia di recuperare terreno rispetto a Paesi concorrenti che già adottano marchi di questo tipo con successo, puntando a rafforzare le azioni realizzate da enti pubblici o aziende private sui mercati esteri, ad esempio Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia, India, Cina, Europa, Turchia e Australia. Il marchio si inserisce nel più ampio piano straordinario di internazionalizzazione del made in Italy, messo a punto in collaborazione da Mise, Mipaaf e Ice e ne costituisce uno degli aspetti più importanti.