Un totale di 200 milioni di ettolitri, ovvero il -8% rispetto al 2011. E’ questo – secondo le ultime stime – il volume di vino che incantineranno i principali Paesi produttori e che difficilmente verrà rimesso verso il segno più dagli altri, che hanno produzioni inferiori (il dato cinese come sempre è un’incognita). Un calo dovuto principalmente ai tre big, Francia (-16%), Italia (-8%) e Spagna (addirittura -30%), ma a cui contribuiscono le scarse vendemmie in Argentina (-27%), Austria (-22%) e Nuova Zelanda (-17%).
In crescita invece Cile (+19%), Usa (+9%, facilmente prevedibile dopo la tragica annata 2011), Australia (+7%) e Portogallo (+4%), mentre a oggi risulterebbe stabile la produzione tedesca e poco sopra al 2011 quella sudafricana (+2%).
La nuova classifica dei Paesi vede quindi in testa la Francia (43 milioni di hl), seguita da Italia e Spagna, separate da 12 milioni di ettolitri ed entrambe, secondo le ultime stime, sotto i 40 milioni di hl. Addirittura, le ultime stime spagnole attestano la produzione sotto i 30 milioni di hl. Quindi Usa (sopra i 20 milioni), Cile e Australia sopra i 12, l’Argentina a 11.