Quello della vendita diretta al consumatore, Direct to Consumer (DtC), è un settore in continua crescita negli Stati Uniti sia in volume che in valore. Sebbene occupi solo il 2% delle vendite totali di vino prende l’11% del valore totale.
Questo quanto emerge da un report elaborato da ShipCompliant, Nielsen e Wines & Vines e presentato il 14 giugno a Napa in California durante lo ShipCompliant’s annual Direct Sales Seminar.
Prendendo in considerazione un anno di esercizio, alla fine di aprile 2012, le spedizioni dirette al consumatore sono incrementate del 8,2% in volume e dell’11,5% in valore.
Questo canale di vendita si dimostra molto favorevole per le cantine di piccole e medie dimensioni ma anche per i grandi produttori, visto che le vendite DtC hanno un prezzo medio più alto rispetto alle vendite al dettaglio.
Guardando ai numeri, le casse vendute direttamente al consumatore tra maggio 2011 e aprile 2012 sono state 3milioni, 225mila casse in più rispetto all’anno precedente che aveva già fatto registrare un incremento delle vendite DtC dell’11,5% rispetto al 2010.
All’incremento dei volumi corrisponde un maggior incremento del valore; il DtC vale 1,35 miliardi di dollari, con una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente, dunque +139milioni di dollari.
Il prezzo medio delle bottiglie vendute direttamente al consumatore è cresciuto da 36.58 a 37.69 dollari. Almeno l’86% delle bottiglie è stato messo in vendita a un prezzo superiore ai 20 dollari; il 20% a un prezzo superiore ai 50 dollari e il 4% a un prezzo superiore ai 100 dollari (in questa fascia alta le vendite sono cresciute più del 20%).
Più della metà delle vendite DtC in valore, il 51%, provengono da cantine di medie dimensioni (produzione tra le 5000 e le 49.999 casse) ma l’incremento delle cessioni da parte dei grandi produttori (50,000-499,999 casse) è stato del 19% mentre quello dei concorrenti più piccoli solamente del 5%. Il prezzo medio delle bottiglie è inversamente proporzionale alla dimensione delle cantine; per le cantine di piccole dimensioni (< 1000 casse) è stato di 52,44 dollari (in calo rispetto all’anno precedente quando era di 54,74 dollari).
Guardando alla tipologia Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Chardonnay sono i vini più popolari e prendono il 58% delle spedizioni e il 71% del valore. Il Cabernet ha il prezzo medio più alto, 62,38 dollari, seguito dal Pinot Nero, 41,22 dollari, le altre varietà invece fanno registrare un prezzo inferiore alla media (il prezzo medio delle bottiglie nel DtC nel periodo maggio 2011 – aprile 2012 è di $ 37.69). Le varietà in maggior crescita sono lo Zinfandel e il Petit Sirah.
Guardando alla geografia di questo mercato i consumatori californiani si
aggiudicano il 32% delle vendite, seguono i consumatori del Texas (9%), dello stato di New York (7%) e della Florida (6%). Come prevedibile l’84% delle spedizioni proviene dalla California (il 34% dalla contea di Napa, il 21% da quella di Sonoma, il 18% dalle altre regioni della California), il restante 16% da altri stati.
La contea di Napa fa registrare il prezzo medio più alto per bottiglia (55,31 dollari) aggiudicandosi anche una buona metà delle entrate DtC grazie alla popolarità dei suoi Cabernet Sauvignon. Seguono per prezzo medio la contea di Sonoma (35,31 dollari) e il resto della California (26,39 dollari); per gli altri stati il prezzo medio registrato è di 23,75 dollari.
Guardando infine agli acquirenti il 56% è costituito da persone di età compresa tra i 49 e i 65 anni, il 41% da bevitori tra i 30 e i 48 anni mentre il restante 3% dai più giovani.
FEB